Amore

Ci vuole leggerezza, per realizzare chi sei nel profondo

Per raggiungere la felicità nella vita e rivelare a noi stessi la nostra “missione” e renderla concreta è necessario percorrere due strade contemporaneamente. Due vie apparentemente opposte ma complementari: una più pesante e una più leggera. La prima per andare dritto “in fondo” al raggiungimento del nostro scopo nella vita, la seconda per affrontare il viaggio senza andare “a fondo”.

La prima via è verticale: da’ la spinta per andare sempre avanti e sempre più in alto. Questa è la spinta dell’anima. Ed è una via “pesante” per la psiche e per il corpo perché richiede impegno e disciplina per realizzare chi sei, nell’essenza. Mentre è “leggera” per l’anima, che in questo spazio può esprimersi. Richiede impegno e disciplina nell’ascoltare te stesso nel profondo, rimuovendo tutte le proiezioni e aspettative degli altri (famiglia, scuola, lavoro, relazioni, etc.). Impegno e disciplina nell’essere centrato e presente a te stesso (è impossibile che tu sia centrato sempre, ma puoi esserlo per più tempo possibile del tempo che vivi).

La seconda via è orizzontale:  da’ nutrimento e fa da supporto e sostegno con amore e dolcezza. Ma anche con forza e passione. Questa è la spinta della materia e del fuoco dello spirito. È una via “leggera” e gioiosa a cui piace creare e concretizzare. Ma “pesante” per l’anima poiché porta il peso della materia, della vita nel mondo di fatto. Questa è la via che conosciamo meglio, come esseri corporei e pratici. Ma questa via si mette al servizio della felicità solo e soltanto quando presta ascolto alla via verticale interiore.

La via dell’autorealizzazione dell’Essere (chi SEI) è data dall’equilibrio e dal movimento dinamico e armonioso (sempre in divenire) di queste due vie.

Queste due vie sono dentro di noi come due linee, due pilastri.

Utilizzando un linguaggio noto potremmo dire che sono il nostro yin e yang interiori, la parte femminile e maschile dentro di noi. Maschile e femminile non come genere biologico, ma come parti interiori, e quindi intesi in modo neutro.

E’ importante aver chiarezza sulla neutralità di queste due energie esistenti dentro di noi, distinguendole da un discorso di genere biologico. Abbiamo necessità di esprimere e conciliare queste due parti interiori, differenti e complementari, ma assolutamente neutre (immaginale come due animali: diversi ma in convivenza. E solo la loro unione ti darà la forza dell’autorealizzazione. Riconoscerne solo uno e giudicarne l’altro come non appartenente a te, non ti realizza).

Io penso che fino a quando ciò non avverrà (o almeno non si è in viaggio o in esplorazione di queste parti profonde di sé), non potremo accedere veramente alla verità del nostro genere biologico.

Questo tema è molto ampio, poiché include desideri e spinte spirituali e animiche, e l’equilibrio e l’armonia della nostra vita dipende soltanto dalla nostra scelta di seguire chi siamo. E nulla è sbagliato, tutto è perfetto nella nostra vita così come è, perché risponde ad un’intersezione molto precisa di tutti i bisogni evolutivi più profondi. E’ importante rimanere “presenti e svegli”, poiché “non essere in grado di vedere” o “chiudere gli occhi” non sarà una giustificazione sufficiente. La vita non tarderà a metterci davanti ciò che non abbiamo voluto vedere o che abbiamo fuggito per diverso tempo. Costruire Anima e consapevolezza è molto importante per vivere una vita autentica e saper anche confrontarsi con le “onde” della vita senza perdersi completamente: dovrebbe essere uno degli impegni fissi di ogni essere umano. Un po’ come andare in chiesa. Ma farlo per davvero e non per istituzione: andare nel tuo tempio, dentro.

Il tema del maschile e femminile è spesso ancora affrontato dal punto di vista del “genere biologico” (anche quando si parla di maschile e femminile interiore!). Questo legame e attaccamento al proprio genere biologico porta confusione. Enorme. Il tema del genere biologico appartiene alla via orizzontale e materiale e riguarda la sopravvivenza della specie. A me preme parlare di maschile e femminile interiori, perché questo tema lo sento più attuale, appartiene alla via verticale e spirituale, e riguarda la guarigione dell’Anima. Che – a mio parere – è alla base della sopravvivenza della specie biologica, a lungo termine.

Parlo di ritornare ad AMARE. Poiché l’ansia di sopravvivere sta facendo morire l’Amore.

Preferisco utilizzare una terminologia che sia fin da subito più neutra. Maschile e femminile li chiamerò la linea verticale e la linea orizzontale interiori, che si intersecano perpendicolarmente. Queste due linee vanno educate, rafforzate e fatte crescere armoniosamente. E così come saranno dentro, si concretizzeranno fuori di noi nella nostra realtà quotidiana.

Spesso non sappiamo neanche di avere queste due linee dentro di noi, e spesso ne giudichiamo una – senza neanche saperlo – scegliendo di proseguire soltanto sull’altra. Ma la vita – inesorabile – prima o poi ci farà recuperare la via su cui ci siamo fermati o siamo rimasti indietro (è la perfezione del meccanismo divino della vita e della morte).
Incontreremo dei muri che ci faranno fermare o rallentare (possono essere degli incontri, delle rotture con persone care, dei problemi di salute, degli “strani” incidenti, dei problemi sociali o relazionali o personali. Persino delle “sfighe”, come ci piace chiamarle). Starà a noi la scelta di continuare a sbattere la testa contro quel muro, o fermarci ad ascoltare quel messaggio d’amore, e … recuperare il terreno sulla linea mancante.

Oggi abbiamo accesso a tecniche e pratiche per il benessere personale, psichico, emotivo e spirituale che ci permettono di avere una coscienza di noi stessi senza precedenti. C’è grande erudizione, intellettualizzazione e… bisogno di ordine.

La chiarezza è spesso nell’intelletto e sempre più nel corpo e nel cuore, ma non ancora nella mente superiore (nell’anima). Manca la forza dello spirito.

C’è un gran mercato nel benessere, oggi. Ma non tutti (clienti o professionisti del settore) si destreggiano consapevolmente in questa moderna giungla. Solitamente i più consapevoli non si fanno abbagliare dal “mercato del benessere”, ma hanno scelto la loro strada, senza farsi distrarre.

Non esiste (ancora) un ordine, un modo per distinguere dove si sta andando, come e perché.
Purtroppo non esiste un termometro che può misurare lo stato di coscienza, e ognuno è invitato a trovare da sé la propria strada. E’ fuori discussione che in questo modo ci potrebbe volere più tempo del previsto, visto il rumore del mercato in aumento.

Ogni operatore (uso questo termine generico per chi si occupa di benessere) propone il proprio servizio“. Me compresa.
Spesso ho potuto osservare separazione tra gli operatori, sfidandosi – visibilmente o meno – con la tecnica migliore, la professionalità più elevata, il certificato più interessante. Me compresa.
Oggi rimango tra l’estasiato e il senza parole. E’ tutto così colorato, movimentato, e meraviglioso! Come puoi non rimanerne felicemente coinvolto? Da tutta questa serenità, pace, amorevolezza, pensieri positivi??? E’ tutto quello di cui ho sempre avuto bisogno!
Eppure, a lungo andare, si presenteranno le dinamiche di sempre. Anche qui. Se non approfondisci e comprendi la ragione profonda di questo “movimento”. L’onda prima o poi scenderà, e davanti ai tuoi occhi si svelerà un segreto. Una volta. Due volte. Tre volte. Sempre più grande fino a quando non farai una svolta.
Una svolta, due svolte, tre svolte. Infinite volte. Poiché la tua espansione non ha mai fine. Ma vedrai concretamente trasformare la tua vita intorno a te. E crescerai spiritualmente e materialmente. Guarirai. Nell’abbondanza e nell’amore. Quella sarà la tua unica risposta, che sei sulla strada di chi sei e della tua autorealizzazione.

E’ fondamentale distinguere chi ha dei disagi seri e chi invece ha semplicemente bisogno di recuperare la propria parte spirituale, senza sensazionalismi o terrorismi inutili (come spesso avviene anche in ambito medico tradizionale e psicologico. Non c’è competizione in verità.
Non è una generalizzazione, siamo pieni di professionisti competenti e sta a noi rimanere “presenti” e affidarci a loro quando abbiamo bisogno di una guida (medica o terapeutica o spirituale).
Ma rimaniamo sempre in ascolto con le nostre sensazioni, senza aver paura di nulla. E esprimiamoci apertamente.

Nel mondo dell’invisibile (psiche, emozioni e spiritualità) si stanno facendo grandi passi, ma è facile perdersi tra l’invisibile e l’immaginario.
Fare una differenza nell’invisibile richiede uno sguardo attento e un grande coraggio nell’affermare ciò che sentiamo. Senza cadere nell’immaginazione, rimanendo centrati e piantati per terra.

C’è una visione orizzontale (yin) e non ancora verticale (yang) del panorama del benessere. L’Italia da sempre è una nazione con una cultura “mamma”, e questo è contamina anche l’ambito del benessere: mancanza di regole e incapacità di seguirle. E quando anche lo stato è un po’ un’anarchia legalizzata, la strategia di guarigione diventa più complessa. Ma una via d’uscita c’è. E la troveremo tutti insieme. Intanto tu hai bisogno di cominciare assolutamente la tua avventura con te stesso, perché questa guarigione parte da dentro di te. Trova un qualsiasi corso o attività (qualsiasi, quella che ti piace di più!) e comincia a conoscerti meglio, comincia a scoprire cosa porti dentro di te di questa cultura, e scopri come guarire la tua vita. Gioca.

Si. Anche l’Italia si guarisce, partendo da TE.

E’ comodo tutto senza regole…. ma direi che è giunto il momento di tornare a fare due chiacchiere con il “padre”, il nostro maschile interiore, la via verticale. E’ l’ora di fare le rifiniture dell’anima e dello spirito. E’ l’ora di specializzarci nella nostra felicità, stare bene e guarire, e non soltanto farci un bagnetto caldo multicolor per ristorarci.
E’ l’ora di fare un bel tuffo dal trampolino olimpico nella cosmica ed epica magia che siamo, come esseri universali e divini, con tutto il nostro magnifico potere creativo e realizzare la nostra missione. Perché se questo salto non lo facciamo noi, la vita ci spingerà giù da questo trampolino, e potremmo farci male.

Fai un passo in più, e fallo sul serio. ORA.

Negli ultimi 20 anni moltissime persone si sono avvicinate a loro stesse attraverso innumerevoli e magnifici lavori di crescita ed evoluzione personale e spirituale. Lavori che vanno dal dinamico al meditativo, dal terapeutico alla relazione d’aiuto e al couching. Molte di queste ultime qualifiche professionalizzanti – di cui io stessa faccio parte – sono “inesistenti” per lo stato italiano. Inesistenti come è inesistente la tua anima. Inesistente come sono inesistenti il valore delle tue emozioni, dei tuoi sentimenti, delle tue fragilità, del tuo tempo, del tuo spazio, delle tue relazioni, della tua famiglia, etc. etc.
Non crederci. Al di là del riconoscimento statale, tu sai cosa è importante. Esclusi i preti e le chiese, non vedrete mai ufficializzati questi titoli. In fondo anche un prete è un essere umano, e in fondo tutti siamo divini. Per cui ci è richiesto di aiutare la spiritualità dell’umanità. Perché ci fissiamo con titoli e riconoscimenti? Tocca a noi… farlo per noi stessi. Dare il valore che merita, questa parte. Partendo da noi. Non smettere mai di difenderlo, anche quando è più difficile. Tu sei importante. Più di qualsiasi altra cosa.

Abbiamo appreso innumerevoli tecniche e strumenti, abbiamo costruito tamburi, capanne sudatorie, acchiappasogni, cestini, braccialetti, collanine, montato templi e svolto rituali sacri. E dico tutto ciò con immenso rispetto e onore, poiché io stessa ne ho beneficiato e attraverso questi ho ristabilito una connessione profonda con una me profonda. Ed è per questo che affermo che è l’ora di dare un onore più grande a tutto questo: è l’ora di diventare sacri. NOI. Non soltanto fare delle attività. DIVENTARLO. SACRI.

Non “usiamo” i lavori evolutivi per girarci ancora intorno, per continuare a fuggire dal punto presente. Decidiamo di fare sul serio, non un impegno “fast food” ma un impegno integrante la nostra vita: scegli chi sei, scegli la tua direzione, e percorrila fino in fondo.

Pur comprendendo la necessità primaria di bisogno di leggerezza (la strada orizzontale, di nutrimento di cui parlavo sopra), se non si intraprende il percorso verticale (quello che va in fondo), il nutrimento e la leggerezza andranno ad alimentare esattamente quello che non ci sta bene e che non ci piace della nostra vita, perché non saremo in grado di ascoltare le nostre vere esigenze confondendole con le aspettative esterne. Avremo una percezione di benessere a breve termine per poi ritrovarci a confrontarci con i nostri nodi di sempre, e conosciamo perfettamente dentro di noi. Allora a cosa serve, non fare sul serio fin da subito?

Il mio è un grido di aiuto, per l’umanità. Si in fondo la tua Anima soltanto sa quando è il momento. Non esiste un manuale uguale per tutti, ogni momento è un punto di partenza perfetto. Non è ne’ troppo tardi ne’ troppo presto. La tua anima sa quando è il momento, e imbatterti in questo articolo è già un segnale.
La mia Anima invoca aiuto affinché ci sia una evoluzione dell’evoluzione.

Non c’è più tempo per amare se stessi part-time, in questa umanità in decadenza (si. in decadenza. non vedi? Accendi la TV. Guarda: la tua sola evoluzione non basta a cambiare quello che vedi. Puoi fare di più).

Workshop random, esercizi e nuove tecniche serviranno solo a riempire la tua scatola dei giocattoli, e a non approfondire il tuo tema. Te lo ripeto: vai in fondo. Scegli un percorso una via una tecnica, e portala fino in fondo. Non imparare mille cose. Tu lo sai cosa vuoi e cosa ti piace. VAI IN FONDO.

Tutti vogliamo più leggerezza. Siamo appesantiti dalla vita. Alleggerirla con del benessere passivo o con impegno intermedio è solo il primo passo affinché tu possa ricaricare la batteria per poi prendere sul serio chi sei e cosa sei in grado di fare. In questo tempo del recupero del cuore non rimanere fermo (o bloccato…) nel cuore, e ricordiamoci che abbiamo mani e piedi in cui farlo viaggiare concretamente. Oltre il CUORE c’è qualcosa di molto più grande che ti aspetta: aprilo il tuo cuore, e attraversalo. Fino in fondo.

Continua a muoverti, a fare, creare, incontrare, condividere, abbracciare, baciare, parlare, toccare, amoreggiare… con tutta la passione che hai nel corpo. Senza più trattenere nulla. APRITI. COMPLETAMENTE (anche quando fa male) e vai fino in fondo.

Il gioco della vita ti richiede di rischiare per trasformare tutto, e devi metterci tutto te stesso.

TUTTO.